Gruppo volontario di cittadini
"I mati dela Sorna" di Brentonico
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(logo di Aldo Ripamonti)
Si parcheggia al cimitero di Saccone e si segue per circa un chilometro la strada provinciale verso Brentonico fino a giungere alla localita' “Al Bus”. Un capitello sulla strada indica l'inizio del percorso, si sale la ripida rampa a sinistra dove si intravede l'inizio di un sentiero. Si prosegue in salita su un sentiero ben battuto ma non segnato e neppure indicato sulle mappe nonostante esista da tempo immemorabile. Era il percorso che seguivano gli abitanti della frazione Al Bus per andare a prendere la legna e raccogliere funghi. Dopo circa 15 minuti di cammino si giunge ad un maso isolato, attualmente disabitato, e sulla strada forestale che sale dalla frazione Prada.
L'antico maso alla Localita' Volpere
Si segue la strada verso monte per pochi metri fino a scorgere una evidente traccia di sentiero sulla destra, inizialmente quasi in piano e poi in ripida salita. Qui il tracciato si trasforma in Ul, ovvero un solco scavato nel terreno dal trascinamento delle stanghe di legna da ardere che per secoli sono state trascinate verso valle. E' possibile talvolta, anziche' camminare faticosamente nella ul ricoperta di foglie, percorrere la spalla destra della stessa dove e' presente una traccia di sentiero. Giunti alla quota di circa 1000 metri (o poco meno), si incrocia un sentiero che sale dalla frazione Prada, qui si costeggia anche un muro a secco, evidente segnale della presenza in passato di campi coltivati. Seguendo il sentiero si raggiunge finalmente la sorgente Albi, costituita da una antica fontana in pietra nella quale sgorga una vena d'acqua perenne.
L'antica sorgente Albi dove si sono abbeverati per secoli uomini e animali.
Qui si incrocia una strada forestale proveniente dalla localita' Bortolasi. Alla fonte dei Albi si sono abbeverati, per centinaia di anni, uomini ed animali, residenti nella vicina localita' Al Mont. Si risale ora un sentiero ripido ma ben tracciato che porta, alla quota di circa 1200 metri sulla Strada Montagnola di Mezzo che conduce alla Malga Montagnola e successivamente alla localita' turistica Polsa di Brentonico. Non seguire la strada a destra bensi', piegando decisamente a sinistra, si raggiunge una dorsale dove il sentiero e' stato cancellato dai lavori di disboscamento. Si sale comunque la dorsale fino a quota 1330 metri, si giunge sulla evidente “Strada forestale Cestarelli” che si segue lungamente il piano verso sinistra fino a giungere in un ampio terreno prativo.
I poveri resti di Malga Cestarelli, panorama stupendo sulla valle dell'Adige.
Qui era situata la malga Cestarelli, ora distrutta, quasi alla fine del prato sono finalmente presenti dei cartelli e si prende a sinistra la strada forestale che scende verso Saccone. Dopo alcuni tornanti, la strada spiana e si giunge ad un incrocio con cartelli che indicano a destra il Sentiero della pace che scende abbastanza ripido fino alla localita' Pozza. Continuando diritti, prima in discesa poi in piano si raggiungono le Case al Mont: si tratta di un piccolo villaggio di case da ferie abitate in estate dalla popolazione locale. La vicina sorgente Albi e' stata ed e' tuttora l'unica fonte d'acqua per questo solitario villaggio. Continuando in discesa per la strada, parzialmente cementata, si scorge a sinistra un sentiero non segnalato che porta direttamente all'abitato di Saccone. Trattasi effettivamente di una scorciatoia per evitare un lungo giro attraverso la Val dei Berti ma era il primo sentiero della storia utilizzato nell'antichita' per raggiungere velocemente i pascoli del Mont.
I preparativi dei carriaggi per l'esodo a Saccone.
(da un articolo di Delio Zenatti)
In data 18 maggio 1916 la citta' di Brentonico fu' evacuata per ordine del Comando dell'esercito Italiano. La Strafenexpedition iniziata dai tedeschi
incuteva grande timore nell'esercito italiano ed anche nelle popolazione che si trovavano nei paesi limitrofi ai fronti. In particolare la linea
di confine correva lungo la valle di Loppio, attraversava la val d'Adige in prossimita' dell'abitato di Marco e poi su verso lo Zugna ed il Pasubio.
In pratica Rovereto e la Val di Gresta erano in mano agli Astro-ungarici mentre l'esercito italiano si attestava sull'Altissimo e su tutto l'altipiano
di Brentonico. L'effetto della Strafenexpedition fu' disastroso in Veneto, basti pensare a Caporetto, mentre nei nostri paesi regnava una certa calma.
I cittadini di Brentonico furono inviati verso le regioni del Sud Italia ed e' encomiabile lo sforzo di alcun storici, in primis il Dott. Quinto Canali,
per ricostruire le destinazioni degli sfollati e prendere contatto con le popolazioni che li ospitarono. Le popolazioni delle Frazioni, Sccone,
Corne', ecc. rimasero nelle loro case ritenendo di poter sfuggire ad eventuali assalti nei luoghi che gli avevano gia' ospitati durante l'invasione
dei Francesi. La situazione cambio' completamente con l'installazione, a Sud di Rovereto, di un'arma mai vista fino a quel momento: trattavasi di un
cannone denominato “Grande Berta”. In estrema sintesi, il cannone, prodotto dalle acciaierie Krupp, aveva un diametro canna di 220 mm, sparava
proiettili della lunghezza di 60 cm e del peso di 106 Kg. La gittata presunta era di circa 20 Km e quando i primi proiettili caddero il Val dei
Berti nell'estate del 1917, anche i cittadini di Saccone e di Corne' decisero che era l'ora di andarsene. Infatti successivamente il paese di
Saccone fu' raso al suolo completamente.
Uomini, donne, bambini, vecchi ed anche capre risalirono nottetempo la val dei Berti poi giu' verso Piazzina ed ancora giu' a Pilcante ed avanti fino
ad Avio dove finalmente furono caricati su un treno con destinazione Piemonte. Una nota personale: mia nonna Margherita era fra gli sfollati ed era
incinta percio' mio padre Luigi nacque a Torino il 12 Aprile del 1918. Infine una nota di colore: alcune donne della foto sono sorridenti, come si
accingessero a fare una scampagnata. Ho chiesto a qualche anziano il motivo di tanta allegria: tutti pensavano che la guerra sarebbe presto finita
e nessuno immaginava la distruzione e la miseria dei paesi che avrebbero trovato al ritorno.
Per chi volesse approfondire l'argomento della Grande Guerra in Trentino, raccomando tre libri dello storico Quinto Antonelli:
- L'altopiano di Brentonico nel Novecento. La Grande Guerra.
- Storia intima della Grande guerra. Lettere, diari e memorie dei soldati dal fronte.
- Cento anni di Grande guerra. Cerimonie, monumenti, memorie e contromemorie.
"San Mate', descargar la malga" una delle piu' interessanti feste popolari a Saccone.
AVVERTENZA - Il gruppo di cittadini volontari chiamato "I matti della Sorna" ha lavorato duramente per rendere il trekking il piu' sicuro possibile. Tenete presente che Il Monte Baldo e' pur sempre una montagna e, come per tutte le escursioni in ambiente alpino, non e' possibile garantire la sicurezza assoluta.
MONTE BALDO TUTTI I SENTIERI NEL CANYON SORNA - MAP CANYONTREK SORNA
UNKNOWN PATS ON MONTE BALDO - SENTIERI SCONOSCIUTI SUL MONTE BALDO
CORNALE' - BANCHETA - PIGNARI - BRACON - ASENI - SAIORI - PIAGU' - PIAZZINA - ALBI - CROSANO - POLSA - LODRON
FONTI - Dal sito outdooractive.com, puoi scaricare anche il file gpx del tracciato.
Sito web https://out.ac/ICHTtK
Mappe di Alltrails.com - Tracciati gps di Delio Zenatti sul sito outdooractive.com