Gruppo volontario di cittadini
"I mati dela Sorna" di Brentonico
Non ci sono ne' indirizzo ne' numero di telefono
Si prega di fare riferimento all'autore
(logo di Aldo Ripamonti)
Il percorso e' stato studiato in modo da percorrere i sentieri, talvolta ripidi, in salita mentre, per tornare a Saccone, si cammina
su strade sterrate e asfaltate, relativamente comode.
Si parcheggia al cimitero di Saccone, unico posto abbastanza capiente del paese. Si sale attraversando il paese e sempre dritti si raggiunge un cartello
che indica a destra la "via Giannetti". Si segue in leggera salita la via e ad un incrocio si piega a sinistra passando sotto un antico arco.
Si prosegue, seguendo la strada verso sud, fino a vedere una antica croce intagliata in un mono blocco di roccia. Qui si prende a sinistra un
sentiero, detto in dialetto "Senter dela cros" e si prosegue in salita talvolta ripida fino a giungere sulla strada che scende dalla localita'
"Al Mont".
La croce sovrastante il paese di Saccone di cui non si conosce la provenienza
Si cammina sulla strada, verso valle per circa 50 metri, fino ad un cartello che indica "Madonna della Crona - Osservatorio" installato per la ragione che questo e' il sentiero di discesa per un altro percorso. Si sale verso destra su strada sterrata fino a giungere in breve ad un incrocio dove si vedono due case, un cartello su pianta indica ancora "Madonna - Osservatorio". Si sale verso destra sul famoso "Sentiero della pace" su terreno talvolta ripido e ghiaioso fino a giungere su un pianoro prativo. Si attraversano i prati dove sono presenti un paio di baracche fino ad intravvedere a destra un piccolo colle detto il dialetto "Col rotont" (Colle rotondo).
La galleria di guerra dove probabilmente era sito il comando.
Si sale, per tracce di sentiero in vetta al colle dove sono presenti alcune fortificazioni della prima Guerra mondiale:verso
la valle dell'Adige si vede la cupola di un fortino in cemento sulla quale era installata una mitragliera.
Un po di attenzione richiede la visita delle numerose trincee e dei tunnel perche' possono essere soggetti a frane. Ritornati a valle, si segue il
sentiero in leggera salita per circa 100 metri, superando due ruderi di case, fino a giungere ad un incrocio con cartelli. Si gira decisamente a
destra ed all'inizio su ripida ma breve strada sterrata, dopo un lungo traverso, verso nord praticamente in piano, si raggiunge la localita'
"Al Mont" dove le antiche case sono state trasformate in residenze estive per gli abitanti del paese. Poco prima di raggiungere la localita'
“Camboni” (segnata sulle mappe), si scorge a destra una casa isolata sotto la strada; a sinistra sale una stradina che conduce ad un ampio
spazio prativo dove sono presenti due villette. Si sale ancora leggermente verso Nord ad una sbarra e si raggiungono in breve i Prai magri dove
si scorge, ormai quasi sepolta nella vegetazione, l'antica abitazione di Saccone. Siete in presenza del famoso "stol" descritto da Luigi Zenatti
come una delle prime "case" di Saccone, quasi impossibile da raggiungere senza il punto GPS 45.784346, 10.970119.
Dalla localita' Camboni, si scende fino a raggiungere la strada asfaltata o cementata che conduce di nuovo in Val dei Berti superando in discesa
l'incrocio incontrato nella salita. Qui si puo scendere lungo il "Senter dela Cros" oppure, piu' comodamente lungo la stradina che percorre la
Val dei Berti fino a tornare al paese di Saccone.
Sul Col rotont esiste una rete di trincee ed un tunnel, si raccomanda attenzione.
Una foto dell'anno 1997 raffigurante Luigi Zenatti davanti ad una strana caverna, ripresa in localita' “Al Mont” di Saccone, ha attirato la nostra curiosita'. Subito e' nata la ricerca per individuare il luogo esatto che e' stato scoperto subito in quanto una partecipante del nostro gruppo e' proprietaria del bosco in cui si trovano i manufatti. Il luogo si trova in un luogo caratteristico dell'ambiente silvo-pastorale tipico del Trentino e servito da una fitta rete di sentieri e strade forestali. Il passo successivo e' stata l'individuazione di un facile percorso che consenta a tutti i normali escursionisti di visitare il luogo; la pulizia della zona ha richiesto un successivo impegno.
Foto del 1997 raffigurante Luigi Zenatti all'entrata di una antica abitazione.
Da un articolo di Luigi Zenatti.
La leggenda di Saccone non parla di abitazioni, mentre quella di Prada ci informa che i pastori abitavano in grotte. Non mi risulta che sulle chine
del Vignola ci siano tante grotte se si escludono i rifugi scavati durante la prima guerra mondiale. Non e' nemmeno pensabile che le case attuali
dei masi della Pozza, dei Bortolasi, del Monte o del Bracon siano state le loro abitazioni. Queste sono di data recente, alla fine del 1800, dopo
la sopraelevazione e la copertura con tegole delle case del paese. Alcune furono costruite tra le due guerre mondiali.
La prima abitazione e' difficile da immaginare, ma l'ho intuita osservando alcuni casotti di campagna. La casa era allora costituita da una sola stanza
completamente interrata ad eccezione del vano d'entrata che serviva anche da finestra per lasciar passare l'aria e la luce: negli anni venti ho visto
alcuni di questi casotti. Ne ho visto uno recentemente; si trova nella localita' che noi chiamiamo "Prai Magri”, non lontano dalla Val del Pozzo.
La zona e' indicata Pian dei Barchi sulla carta topografica e cio' impropriamente perche' e' costituita da vallette erbose, ma erte, che scendono dalla
malga Cestarelli. Durante la fienagione alcuni proprietari dei prati usavano ancora quel casotto per riporvi gli attrezzi e i viveri. Di fianco
all'entrata c'e' il focolare: tre pietre rotondeggianti di porfido per incastrarvi il paiolo o le padelle. Nessuno, nemmeno i piu' vecchi sapevano
dirmi chi avesse costruito quel vano sotterraneo e mi confermavano che anche i loro nonni non lo sapevano; li' c'era sempre stato. Un vecchio pero'
mi racconto' una storia molto strana, dicendomi che anch'egli l'aveva sentita raccontare e quell'abitazione sotterranea ha sempre attratto la mia
attenzione. Chi l'ha costruita ha fatto uno scavo lungo circa tre metri, mantenendosi a un livello superiore al fondo della valletta, e sul suo
fianco per permettere lo scorrere dell'acqua piovana. Ha rivestito lo scavo con grosse pietre, incurvando le pareti verso l'interno dopo l’altezza
di un uomo. Per far questo ha dovuto mettere un contrappeso verso l'esterno e l'ha fatto con la terra dello scavo. Ha terminato il soffitto con
lastre ed ha ricoperto tutto con la terra sulla quale cresce l'erba. Sembra un dossetto naturale; sono convinto che se si togliesse la terra,
crollerebbe tutto. Cosi' forse avvenne per le altre costruzioni, iniziando l'asportazione dalla parte delle pareti; qui invece si inizio' dalla parte
dell’apertura. Penso che fosse scavato sul versante opposto della valletta e sia servito per rifugiarvi il gregge durante l’inverno, sovrapponendovi
dei tronchi portanti ramaglie. Per l’abbeverata esisteva una pozza (chiamata gorga) in un piccolo piano in fondo alla valle, ove affluiva l’acqua
piovana. Quel luogo si chiama ora Pian dei Vighi e vi sono state costruite due ville da famiglie milanesi.
I nostri lavori di pulizia dello stol.
NOTA DELL'AUTORE
Per quanto l’articolo sia suggestivo, non e' dimostrato dal punto di vista archeologico, che gli abitanti di Saccone risiedessero
nella localita' tutto l’anno. Probabilmente si trattava di residenti a Prada i quali vivevano qui in estate durante la fienagione.
AVVERTENZA - Il gruppo di cittadini volontari chiamato "I matti della Sorna" ha lavorato duramente per rendere il trekking il piu' sicuro possibile. Tenete presente che Il Monte Baldo e' pur sempre una montagna e, come per tutte le escursioni in ambiente alpino, non e' possibile garantire la sicurezza assoluta.
MONTE BALDO TUTTI I SENTIERI NEL CANYON SORNA - MAP CANYONTREK SORNA
UNKNOWN PATS ON MONTE BALDO - SENTIERI SCONOSCIUTI SUL MONTE BALDO
CORNALE' - BANCHETA - PIGNARI - BRACON - ASENI - SAIORI - PIAGU' - PIAZZINA - ALBI - CROSANO - POLSA - LODRON
FONTI - Dal sito outdooractive.com, puoi scaricare anche il file gpx del tracciato.
Sito web https://out.ac/IKKqrc
Mappe di Alltrails.com - Tracciati gps di Delio Zenatti sul sito outdooractive.com