Gruppo volontario di cittadini
"I mati dela Sorna" di Brentonico
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Si prega di fare riferimento all'autore
(il logo e' del pittore Aldo Ripamonti)
Avevamo sentito parlare di un sentiero che saliva direttamente dalla Valle dell'Adige fino a Castel Saiori. Lasciando da parte le
leggende di tunnel che partivano dalla frazione Chizzola fin su al castello che servivano per portare l'acqua a dorso d'asino, ecc.ecc. Ci sembrava
la strada piu' breve e logica per salire al castello ma la gente da noi interpellata non ci sapeva fornire alcuna indicazione. Che ci fosse un antico
sentiero del tutto sconosciuto sulle pendici del Monte Baldo non faceva che accrescere la nostra curiosita'. Avevamo visto un tracciato in qualche
vecchia mappa dell'Impero astro-ungarico e finalmente, nella primavera dell'anno 2022, ci avviammo alla scoperta del sentiero, naturalmente muniti
di gps. Avevamo trovato un precorso sulle mappe del DAV, probabilmente copiate da qualche cartina della prima guerra mondiale, ed abbiamo deciso
di seguirne la traccia.
Ruderi del mro di cinta di Castel Saiori
Nella frazione Santa Lucia, subito dopo l'abitato di Chizzola, la strada provinciale passa attraverso una strettoia fra le case, qui esiste a
sinistra un piccolo slargo, destinato a parco giochi, ed un piccolissimo parcheggio; c'e' anche una fontanella con acqua potabile. In corrispondenza
della strettoia, si attraversa con attenzione la strada provinciale e si prende in salita una stradina agricola. Dopo circa 200 metri la strada
si perde nel bosco e si nota uno spazio dove si girano i trattori agricoli ma... nessuna traccia di sentiero! Convinti di dover ancora una volta
tracciare un nuovo trekking in mezzo alla jungla, abbiamo messo mano al gps e, seguendo il tracciato del DAV abbiamo finalmente trovato un comodo
sentiero. L'inizio del tracciato era occultato da frasche; non capiremo mai perche' i contadini dei paesi non tollerino il passaggio di "foresti"
(=stranieri) sul loro territorio fino al punto da cancellare l'accesso agli antichi sentieri nei loro territori. Procedendo sul sentiero a mezzacosta,
dopo circa 10 minuti di cammino, abbiamo trovato alcuni tunnel e postazioni risalenti alla prima guerra mondiale. Sicuramente il luogo aveva una
posizione strategica di difesa su tutta la Valle dell'Adige, la natura delle postazioni e' analoga ai tipici fortini dei soldati austriaci.
Si procede in salita, abbastanza ripida, su un sentiero ben tracciato con alcuni tornanti. Infine si raggiunge una stradina che porta ad un prato
pianeggiante sotto le pendici di Castel Saiori ed un sentiero conduce alla sommita' del colle dove possiamo ammirare le povere vestigia del castello.
Abbiamo percorso un dislivello di circa 500 metri ed osservando su Outdooractive il nostro tracciato notiamo una sorprendente coincidenza con il
sentiero riportato sulla cartina del DAV. Ora si tratta di ridiscendere a valle e seguiamo verso Nord la strada forestale che conduce a Corne', la
strada costeggia un nuovissimo impianto vitivinicolo. Dopo circa venti minuti di cammino ecco finalmente un cartello che indica "Chizzola" e seguiamo
il comodo sentiero in discesa che conduce direttamente sulla strada provinciale 22 detta Madrera. Al tornante della croce si continua verso destra
su sentiero fino allo sbocco, di nuovo sulla strada provinciale, poco a monte dell'abitato di Chizzola. Si attraversa il paese e giunti ad un
incrocio, si trova un posto di ristoro con ottimi panini ed anche volendo pastasciutta. A questo punto conviene attraversare la strada provinciale
destra Adige e prendere una noiosa ma sicura pista ciclabile che ci porta di nuovo a Santa Lucia.
AVVERTENZE Si sconsiglia di salire a Castel Saiori nel periodo estivo in quanto il tracciato e' tutto esposto ad Est e quindi al sole del mattino.
Il sentiero che dal prato sottostante la rupe porta al castello era stato ristrutturato e messo in sicurezza a cura della Provincia autonoma di Trento,
ora (2022) e' in pessime condizioni e richiede attenzione.
Sul sentiero di salita a Castel Saiori innumerevoli resti di fortificazioni della prima guerra
Sul castello si intrecciano da secoli storie vere e leggende ma nessuno ha mai indagato sulle reali vicissitudini di questo luogo e dell'adiacente altipiano di Piazzina. Io stesso fui incaricato di esperire in breve la storia di questo fantastico castello con la prerogativa che “Tanto in internet si trova tutto”, nulla di piu' inesatto. Altrettanto stupefacente e' il fatto che nessuno in nessuna epoca antica abbia registrato neppure una testimonianza scritta, ne un documento, ne depositato in qualsivoglia biblioteca informazioni, su questo fantastico luogo. Esistono fra la popolazione solo leggende tramandate di padre in figlio, la memoria storica si perde in supposizioni almeno fino all'anno 1400. Vista la notevole importanza strategica della rocca per il controllo della Valle dell'Adige, si presume che il luogo fosse sede di fortilizi gia' da parte dei Longobardi. Uniche notizie storiche certe sono ricavabili dal libro di Luigi Zenatti “La contessa verde di Brentonico”. Lo stesso Luigi mi raccontava che stava scrivendo un libro, riguardante Castel Saiori, che gli era costato una ricerca storica ventennale ed alcune visite alla biblioteca di Bologna, citta' natale della protagonista del suo libro. La leggenda della “contessa verda” il cui fantasma si aggira a cavallo intorno a castel Saiori nelle notti di luna ha avuto finalmente una conferma storica. La data della morte della contessa il 2 Settembre 1364 e' la prima certezza nella storia di Castel Saiori. Viridia Piepoli, cosi' si chiamava la donna, originaria di Bologna era andata in sposa al Conte Giovanni II di Castelbarco. Si presume che lo stesso Giovanni avesse provveduto negli anni antecedenti alla ristrutturazione del castello che tanto piaceva alla suo consorte. La storia dei secoli seguenti, benche' frammentaria e' comunque provata da documenti storici.
Un antico abbeveratoio nei pressi di Castel Saiori, esiste da millenni
AVVERTENZA - Il gruppo di cittadini volontari chiamato "I matti della Sorna" ha lavorato duramente per rendere il trekking il piu' sicuro possibile. Tenete presente che Il Monte Baldo e' pur sempre una montagna e, come per tutte le escursioni in ambiente alpino, non e' possibile garantire la sicurezza assoluta.
MONTE BALDO TUTTI I SENTIERI NEL CANYON SORNA - MAP CANYONTREK SORNA
UNKNOWN PATS ON MONTE BALDO - SENTIERI SCONOSCIUTI SUL MONTE BALDO
CORNALE' - BANCHETA - PIGNARI - BRACON - ASENI - SAIORI - PIAGU' - PIAZZINA - ALBI - CROSANO - POLSA - LODRON
FONTI - Dal sito outdooractive.com, puoi scaricare anche il file gpx del tracciato.
Sito web https://out.ac/ICWTjc
Mappe di Alltrails.com - Tracciati gps di Delio Zenatti sul sito outdooractive.com