Gruppo volontario di cittadini
"I mati dela Sorna" di Brentonico
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Si prega di fare riferimento all'autore
(logo di Aldo Ripamonti)
Il percorso e' breve ma non facile dal punto di vista tecnico a causa di qualche passaggio agevolato con catene ed ai tre guadi indispensabili. Puo' essere classificato con la sigla EE (escursionista esperto). Non sono presenti pericoli eccessivi ma richiede calzature adeguate ed una certa esperienza su sentieri di montagna. La prima parte segue il “canyontrek Sorna” fino ad una passerella che sostituisce l'antico “Pont dei aseni” mentre la salita si svolge sul sentiero omonimo fino a raggiungere la localita' Tragno; il rientro su strada asfaltata fino a tornare alla Localita' Molini di Chizzola. Proveniendo dall'uscita autostradale Rovereto Sud, si segue la strada provinciale destra Adige fino alla Localita' Molini, si prende a destra la strada Comunale che sale all'abitato di Cazzano di Brentonico. Dopo il primo tornante si trova a sinistra una piccola piazzola di parcheggio (max 3 auto), si prega di non parcheggiare nel campo prospicente. Si risale la strada asfaltata per un centinaio di metri e si prende a sinistra una stradina sterrata in leggera salita e si segue il sentiero per circa 900 metri fino a giungere alla “Briglia della canaletta”. Si prega di non seguire il percorso della canaletta perche' esposto e pericoloso.
La briglia della Canaleta e' la porta di entrata del Senter dei Aseni
La briglia e' in pratica la presa d'acqua della canaletta che alimenta da secoli le campagne di Chizzola. E' un luogo caratteristico
ma l'orrido della Sorna, incassata fra due pareti di roccia e la parete strapiombante che si trova dall'altra parte della valle, incutono un qualche
timore. Un lieve rialzo del terreno consente di riprendere foto molto significative del luogo, dopo di che' potete ammirare il ripido canale che sale
alla sinistra della forra, quello e' il Vostro sentiero. Il canale era attrezzato con una vecchia corda, recentemente (ottobre 2022) e' stata installata
una lunga catena che consente di risalire facilmente. Nessun pericolo ma la catena, installata a cura e spese della Provincia autonoma di Trento,
risulta essere di grande aiuto in caso di terreno umido e/o fogliame. Consigliamo di attraversare il torrente subito a valle della cascata.
Dalla briglia e' indispensabile attraversare il torrente; se avete delle scarpe impermeabili si puo' tranquillamente guadare subito a valle della cascata,
dove l'acqua raggiunge raramente l'altezza di 10 cm. Altrimenti piu' a valle ci sono dei grossi massi sui quali appoggiare i piedi ma sono sovente
sdrucciolevoli, in ogni caso i bastoncini sono di grande aiuto. Come al solito, la presenza d'acqua e' determinante per la difficolta' dei guadi, da
evitare in ogni caso di piena del torrente.
Dopo la traversata, si risale faticosamente il canale, con l'ausilio della catena, fino a giungere su un poggio molto panoramico. Qui si incontra la
strada sterrata che scende dalla Madrera e si gira a sinistra, verso monte; la strada fu costruita molti anni or sono con lo scopo di tagliare la
legna e scendeva dalla strada provinciale fino all'alveo della Sorna. Si segue la strada in leggera salita per circa 100 metri, dove spiana si guarda
con attenzione verso valle fino a scorgere un sentiero, appena accennato, che scende di nuovo verso la Sorna. Un ripido breve pendio porta su un
piccolo poggio, superato il quale si scende di nuovo fino al torrente che richiede un altro guado un po piu' difficile del primo (vedi segni bianchi
sugli alberi e sulle pietre).
Talvolta il sentiero e' stato completamente ricostruito ed agevolato il passaggio tramite catene
Un facile sentiero in piano porta ad una placca di roccia leggermente inclinata che puo' essere sdrucciolevole ed e' conveniente seguire il sentiero tracciato un poco piu' in alto. Si giunge ad una breve traversata su cenge di roccia circa mezzo metro sopra il filo del torrente, una catena e staffe servono solo ad agevolare il passaggio. Subito dopo il terzo ed ultimo guado della nostra escursione porta nuovamente sulla sponda destra orografica dove inizialmente si segue un sentiero complesso fra i massi e poi in piano su tracciato faticosamente inciso sul fianco della valle. Qui sono presenti delle catene che consentono di attraversare in sicurezza anche in caso di terreno bagnato. In pochi minuti siete giunti in vista del “Pont dei Aseni” che in effetti non si vede piu': il ponte e' stato distrutto dalla piena dell'anno 1967, causata dal cedimento di una diga in Localita' Mosee a San Valentino di Brentonico. Abbiamo fatto richieste agli enti competenti per la ricostruzione del ponte ma abbiamo sempre ricevuto risposte negative finche' abbiamo deciso di evitare un ulteriore guado, lungo e difficile, tramite la costruzione di due solide passerelle.
Il gruppo "Mati del la Sorna" durante la costruzione delle passerelle
Superato il sentiero con le catene, tenete d'occhio l'alveo del torrente fino a scorgere le due passerelle. Scendendo su comodo sentiero fino alla Sorna si passa agevolmente sulla sponda sinistra sotto una parete di roccia. Qui inizia il vero e proprio “Senter dei aseni” che si sale in circa venticinque minuti fino a Raggiungere la Localita' di Tragno. Si raggiunge un capitello, dedicato a San Valentino sito sulla strada comunale che scende verso Chizzola; qui e' presente anche un piccolo parcheggio che puo' contenere tre automobili. Si scende sulla strada comunale per circa 1,5 Km fino a raggiungere nuovamente i vostri mezzi di trasporto.
il pont dei aseni come si presenta oggi distrutto dalla piena del 1967
Interessante e' conoscere l'origine della viabilita' lungo il Torrente Sorna. Negli anni venti, il governo italiano decise di iniziare a cavare il carbone dalle miniere nell'alveo del torrente. Non erano le antiche miniere che si possono oggi visitare sulla sinistra orografica, bensi' un nuovo giacimento sulla destra orografica della Sorna, praticamente sotto la frazione delle Zembrae, oggi inaccessibili. Le miniere non furono mai produttive, l'iniziativa era volta solo allo scopo di procurare un po' di lavoro alla povera popolazione locale, stremata dalla guerra; la gente le chiamo' subito con il nome di “Miniere del Duce”. Sorse il problema del trasporto a valle del carbone ed a tale scopo fu utilizzata una esistente mulattiera che portava verso valle, fu costruito il “Pont dei aseni” ed anche la mulattiera in salita verso Tragno che oggi costituisce il nostro “Senter dei aseni”. Nella frazione di Tragno fu destinata un area per il deposito di carbone, chiamata ancora oggi “Carbonaia”, e da qui il materiale veniva trasportato a valle con i trattori. Le miniere e le relative infrastrutture caddero ben presto nel dimenticatoio della storia finche', nell'anno 2015, nell'ambito dell'iniziativa comunale “Adotta un sentiero”, alcuni solerti cittadini di Crosano si occuparono del ripristino dello storico “Senter dei aseni”. Purtroppo il sentiero andava a finire direttamente nell'alveo del torrente e, mancando il ponte, non offriva alcun sviluppo di percorso. Al fine di evitare che tutto andasse a finire nel dimenticatoio di cui sopra e, vista l'impossibilita' di ricostruire il ponte, abbiamo deciso recentemente (estate 2022) di installare le passerelle. Nessuno puo' garantire che le nostre solide passerelle resistano anche a future inondazioni, nel caso fossero distrutte dalle piene, occorre transitare come prima e cioe' tramite guadi.
AVVERTENZA - Il gruppo di cittadini volontari chiamato "I matti della Sorna" ha lavorato duramente per rendere il trekking il piu' sicuro possibile. Tenete presente che Il Monte Baldo e' pur sempre una montagna e, come per tutte le escursioni in ambiente alpino, non e' possibile garantire la sicurezza assoluta.
MONTE BALDO TUTTI I SENTIERI NEL CANYON SORNA - MAP CANYONTREK SORNA
UNKNOWN PATS ON MONTE BALDO - SENTIERI SCONOSCIUTI SUL MONTE BALDO
CORNALE' - BANCHETA - PIGNARI - BRACON - ASENI - SAIORI - PIAGU' - PIAZZINA - ALBI - CROSANO - POLSA - LODRON
FONTI - Dal sito outdooractive.com, puoi scaricare anche il file gpx del tracciato.
Sito web https://out.ac/IHoXKO
Mappe di Alltrails.com - Tracciati gps di Delio Zenatti sul sito outdooractive.com